raccontata da Ivan, il fondatore
Mi chiamo Ivan, nasco nel 1980 a Siracusa, che è la città dove vivo tutt’oggi, e sono un grande appassionato di Villaggi di Natale in miniatura. Lavoro nel campo dei servizi informatici, dettaglio che può sembrare banale, ma che (ahimè!), scoprirete essere non di poco conto..
Alle origini
Come in tutte le storie, comincio dall’inizio.
Sono sempre stato un amante del Natale, sin da bambino. Di questa festività conservo sicuramente i ricordi migliori trascorsi in famiglia, per i classici motivi che conosciamo tutti: le vacanze a scuola, la creazione dell’Albero di Natale, le serate trascorse insieme ai parenti a mangiare, a giocare, i regali sotto l’albero, l’anno che finisce e i festeggiamenti per l’anno che arriva, i film in tv, e così via. E che dire delle ore intere trascorse sotto l’albero illuminato, a tutte le ore del giorno e della notte?
Inoltre, sono un credente e quindi legato all’evento della natività. Perché, non dimentichiamolo, il Natale è colori, tradizioni, cibo e regali, ma soprattutto è il periodo dell’anno in cui si ricorda e si celebra la nascita del Salvatore del mondo, e dunque il messaggio di pace e amore che Egli ci ha lasciato.
Per i motivi di cui sopra, ho sempre sentito molto lo “Spirito Natalizio”. Ma intorno all’anno 2004, proprio durante il periodo del Natale, mi accorsi di aver vissuto poco o niente della magica atmosfera di festa che conoscevo sin da bambino. Riflettendo, mi resi conto che già da qualche anno, causa probabilmente la frenesia con cui scorre la vita, non riuscivo più a vivere pienamente quei giorni di festa. Certamente, crescendo, tante cose cambiano o assumono un sapore diverso. Questa è una regola di vita a tutti gli effetti, ma alla quale dentro me mi sono sempre un po’ ribellato. Infatti, ho sempre ritenuto essere importante di dovermi sforzare nel mantenere vivo il bambino che c’è in me. Così pensai di cominciare dal salotto di casa mia, il quale, grande com’era, forse poteva essere abbellito maggiormente, per creare almeno in casa una atmosfera più calorosa e più natalizia.
Nella mia famiglia non si usava fare il classico presepe, così pensai che forse progettarne uno poteva essere una soluzione. Ma pensandoci meglio, sentii che l’idea non mi entusiasmava fino in fondo. I presepi infatti, non mi avevano mai appassionato eccessivamente, sebbene guardassi con grandissimo piacere quelli degli altri. Forse ero troppo legato all’albero di Natale.
L’illuminazione
Quella stessa sera continuai a pensare a un modo che potesse annullare quella sensazione di malessere che avvertivo, quando ad un certo punto ebbi come una “illuminazione”: immaginai nella mia testa un presepe diverso, anzi, non un presepe vero e proprio, ma un “paesino” innevato, fatto di casette in miniatura illuminate e decorate, con delle stradine che conducessero ad una piazza principale, dominata dalla classica chiesetta ed un maestoso albero di Natale. Fui davvero entusiasta dell’idea, e pensai che un giorno avrei certamente voluto realizzarne uno. Inoltre, l’idea di essere l’unico al mondo ad aver pensato ad un progetto del genere, da una parte mi faceva quasi paura, ma dall’altra mi emozionava perché mi si poneva come una sfida, e sentivo che sarebbe stata una bellissima esperienza.
Il Natale successivo però, girando qua e la per i mercatini e i negozi della mia città, nulla trovai che potesse somigliare alle casette immaginate per il mio progetto. Ecco che si faceva strada ancora quella sensazione di vuoto. Non riuscivo a trovare le casette adatte, se non porta-candele a forma di casa, o altra roba varia che però non era compatibile con il mio progetto.
L’anno successivo, era il 2006, ricevetti in regalo proprio per Natale due casette, molto particolari e molto carine! Queste si illuminavano con la batteria, ed erano davvero ben decorate, in stile “old”.
All’inizio fui molto soddisfatto, ma poco dopo fui colpito dal fatto che le confezioni di questi due bellissimi prodotti non riportassero alcuna sigla. Non una marca che io potessi ricercare per effettuare altri acquisti e dare vita al mio progetto.
Il Natale successivo, recandomi in giro sempre alla solita ricerca, continuai a non trovare nulla che potesse adattarsi alle due bellissime casette ricevute. In sostanza questo tipo di materiale non apparteneva ad una collezione ben precisa. Ogni anno potevo trovare casette di ogni tipo, sparse in mezzo alle decorazioni natalizie, ma non una vera collezione da acquistare per intero, e con una scala di grandezza ben definita. Io che sono un perfezionista e amo curare i dettagli, non volevo certo assemblare un miscuglio di prodotti natalizi senza alcun criterio.
Il trascorrere degli anni a seguire
Passano gli anni, e la storia non cambia, di Natale in Natale. A quel punto comincio a pensare che forse avrei fatto meglio a progettare da me qualche casetta! Un idea fantastica ma non facile, visto che nel frattempo la vita è diventata ancora più frenetica.
Nel novembre 2014 accadde un avvenimento particolare. Mi trovai di passaggio a Vicenza, dove a cena avrei dovuto ritrovare una vecchia amica con la sua splendida famiglia. Passando davanti ad una vetrina di un centro garden-fai da te, beh insomma, uno di questi capannoni dove vendono un po’ di tutto, notai con mio stupore una serie di edifici natalizi illuminati, e persino in movimento! Rimasi folgorato! Si trattava di circa 12 attrazioni, tra cui la ruota panoramica e la pista da pattinaggio. Non erano casette singole, ma avevano un loro fascino.
Il locale si accingeva verso la chiusura, per cui entrai di corsa per vedere meglio e capirci di più. I prezzi erano altissimi, nonostante mi resi subito conto che la qualità dei prodotti non fosse molto elevata (di questo ne ho avuta conferma due anni dopo). Puntai verso le confezioni per vedere la marca, e, con mia grande delusione, anche in quel caso non esisteva alcuna sigla. Investigai per alcuni minuti sul retro delle confezioni.
Accertai che questi prodotti provenivano da una fabbrica straniera che produce articoli natalizi vari non collezionabili, e che riforniva esclusivamente i negozi (nessuna vendita on-line, nessun catalogo), per la rivendita al dettaglio. Chiesi ulteriori informazioni al personale addetto, il quale però si mostrò molto freddo e svogliato, nonostante mancassero ancora 10 minuti alla chiusura. Per cui rinunciai a fare acquisti, ma da quel momento ebbi ancor di più le idee chiare sul tipo di paesino che avrei voluto realizzare, prima o poi.
Lo stesso tipo di prodotti lo ritrovai nei negozi della mia città. Ma due anni dopo, trascorsi ormai circa 12 anni dalla mia idea, accade davvero l’inaspettato!
La coincidenza fortunosa
Pochi giorni prima del natale 2016, la mia ragazza Martina si trovava a Firenze per una conferenza. Durante una passeggiata presso alcuni mercatini, mi inviò una foto con un “muro” di piccole casette a porta-candela, esposte in una bancarella. Devo dire che erano veramente tutte molto graziose, sebbene non si sposassero affatto con le due casette ricevute ormai molti anni prima. Ma erano così carine, che dopo una lunga riflessione su quale fosse la più bella, ne scelsi una.
Martina però, aveva ormai abbandonato il mercatino, e trovandosi in hotel, decise per curiosità di fare una ricerca on-line. Sì, una semplice e banale ricerca on-line. Fu così che ella trovò un sito in cui erano in vendita delle splendide casette natalizie, e convinta che queste si sposassero in pieno con la mia vecchia idea, con grande entusiasmo ne comprò una per farmi un regalo. Ovviamente di tutto ciò non mi raccontò nulla. L’arrivo del pacco era previsto proprio per il giorno di Natale.
Tuttavia, quella stessa sera Martina continuò comunque a sentirsi in colpa per non aver soddisfatto la mia scelta. Così decise di prendere di corsa un taxi, per tornare al mercatino prima dell’imminente chiusura. Fece giusto in tempo per comprarmi quella piccola casetta della bancarella.
Il giorno dopo, rientrata a Siracusa me la consegnò. Grazie mille, davvero molto carina e fine della storia!
La sorpresa!
La notte di Natale, dopo la mezzanotte, ci incontrammo per aprire i regali. Il suo era uno scatolone appena arrivato dal corriere, che io stesso avevo ritirato nel pomeriggio presso il centro di smistamento. C’era infatti il rischio che il corriere non riuscisse a consegnarlo, per cui Martina mi chiese la cortesia di andare io stesso a fare il ritiro di uno scatolo, con la promessa di non aprirlo e di non guardare le specifiche del contenuto. Sembrerà strano, ma mantenni la promessa e non sbirciai alcunché!
Quando alcune ore dopo aprii la confezione, rimasi davvero impressionato! Era la “Once Upon a Toy”, il negozio di giocattoli “di una volta”. Era meravigliosa, e questa sì, era perfettamente identica al tipo di edifici che avevo immaginato 12 anni prima! (leggi di più)
Ero contentissimo del regalo, ma dentro me si fece strada il solito pensiero: “E ora?”. Non feci quasi in tempo a pensare, che Martina subito mi disse “ascolta, vai su internet e cerca questo…”. Cercai come disse lei e mi si aprì un mondo! Il mondo che avevo immaginato per anni esisteva già da tanto, troppo tempo. Ed io non lo sapevo! Probabilmente proprio perché credevo di essere l’unica persona sul pianeta ad aver avuto quella visione (non trovo altra spiegazione!), mai negli anni mi era saltato in mente di fare una ricerca su internet! Ebbene sì, proprio io, che con internet ci lavoro ogni giorno! Sembra quasi uno scherzo ma è così. Men che meno mi era mai passata in mente la frase “Villaggi di Natale in miniatura”, una scoperta anche questa, poiché fino a quella sera identificavo il mio progetto come ad un “paesino natalizio”, e non ad un “villaggio”.
Così rimasi tutta la notte a guardare i vari edifici, ed i vari villaggi pubblicati su internet da appassionati di tutto il mondo. Non potevo credere ai miei occhi. Ero così emozionato e finalmente mi sentivo così soddisfatto! Dopo 12 anni!
Avevo dunque trovato quello che cercavo, e da quel momento cominciai a studiare e a progettare il mio primo villaggio.
Se quella sera Martina non si fosse trovata a passare davanti a quella bancarella, in tutta probabilità ancora oggi non avrei potuto realizzare il mio primo villaggio di natale in miniatura. Ecco il video che gli abbiamo dedicato:
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